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Pregare per la pace, in particolare nella martoriata terra ucraina

by | 4 Mar 2023 | Vita ecclesiale

Pregare per la pace. Questo l’invito per il 10 marzo 2023, che la Conferenza Episcopale Italiana, aderendo all’invito del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), che propone di celebrare una santa messa per le vittime della guerra in Ucraina e chiedere il dono della pace, ha diramato nei giorni scorsi attraverso una nota in cui invita le comunità cristiane a pregare per la pace, in particolare nella martoriata terra ucraina.

«Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro “mai più” alla guerra. Per questo – proseguono i Vescovi italiani – invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo».

La nota prosegue affermando che «Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”».

Da qui l’invito alla celebrazione di una Messa particolarmente dedicata all’invocazione della pace: «Sarà un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo».

Nel tempo della Quaresima, un tempo di riflessione su noi stessi, sul nostro rapporto con gli altri e con il mondo, la Chiesa ci chiede, attraverso la preghiera e l’esercizio della carità, di farci operatori concreti di giustizia e di pace.

In questo senso, una celebrazione eucaristica per invocare la pace per la martoriata terra di Ucraina e per il mondo intero è il modo migliore per contribuire alla costruzione di quella pace che nasce “non nell’equilibrio delle armi ma nella reciproca fiducia”, come insegnava già sessant’anni fa papa S. Giovanni XXIII nella Pacem in terris, enciclica che anche oggi conserva una straordinaria attualità.

Anche l’Arcidiocesi di L’Aquila, in comunione con la Chiesa italiana, invita le comunità parrocchiali e religiose a celebrare venerdì 10 marzo 2023 una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace.  Per la città di L’Aquila, l’appuntamento è alle ore 18:30 di venerdì 10 marzo, nella Chiesa di San Francesco d’Assisi in Pettino con la celebrazione eucaristica dal Card. Giuseppe Petrocchi, Arcivescovo di L’Aquila e Presidente della Conferenza Episcopale abruzzese e molisana.  Ecco il testo della Nota della Presidenza CEI, del 21 marzo 2023:

“Tutto il mondo è in guerra, è in autodistruzione. Fermiamoci in tempo!”.

Il grido accorato di Papa Francesco scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro “mai più” alla guerra. Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo.

In Ucraina, così come in tanti (troppi) angoli della terra risuona infatti l’assordante rumore delle armi che soffoca gli aneliti di speranza e di sviluppo, causando sofferenza, morte e distruzione e negando alle popolazioni ogni possibilità di futuro. Sentiamo come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (n. 39).

Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”.
Aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), invitiamo a celebrare venerdì 10 marzo una Santa Messa per le vittime della guerra in Ucraina e per la pace in questo Paese. Sarà un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo.

La Presidenza della CEI

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