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Roma saluta Papa Francesco: folla in preghiera a San Pietro, mentre si prepara il Conclave

da | 23 Apr 2025 | Cronaca

23 aprile 2025 – Il giorno di San Giorgio, onomastico di Jorge Mario Bergoglio, diventa per Roma un giorno di silenzio, raccoglimento e gratitudine. Mentre migliaia di fedeli si stringono attorno alla salma di Papa Francesco, esposta nella Basilica di San Pietro, la Chiesa si prepara al Conclave che designerà il suo successore.

Un flusso ininterrotto di persone – famiglie, anziani, religiosi, turisti – si è riversato sin dalle prime luci dell’alba lungo via della Conciliazione. All’interno della Basilica, davanti all’altare della Confessione, la salma del Papa è custodita in una bara semplice, chiara, come semplice e chiara è stata la sua vita e il suo pontificato. Il clima è denso di emozione: si prega, si piange, si fotografa, si tace. Roma, per un giorno, ha fermato il suo respiro.

Nella giornata di oggi, particolarmente significativa per essere l’onomastico del Papa – Jorge in spagnolo corrisponde a Giorgio – il flusso di fedeli è stato così intenso che le visite sono state prolungate fino a mezzanotte. La Protezione Civile, insieme alle forze dell’ordine, ha gestito l’afflusso con grande discrezione, mentre il mondo assiste attraverso le dirette televisive a quello che già si annuncia come uno dei più grandi eventi religiosi e diplomatici degli ultimi decenni.

Verso il Conclave: la Chiesa si prepara a voltare pagina

Mentre il popolo rende omaggio al “Papa della misericordia”, il Collegio cardinalizio si prepara al prossimo grande passo: l’elezione del nuovo Pontefice. Secondo la tradizione liturgica, il Conclave si terrà tra il 15° e il 20° giorno dalla morte del Papa, quindi tra il 5 e il 10 maggio. A votare saranno 138 cardinali elettori, tutti con meno di 80 anni, provenienti da ogni angolo del pianeta: sarà il Conclave più internazionale della storia.

I cardinali si ritireranno nella Cappella Sistina, sigillata e isolata, dove preghiera e discernimento accompagneranno ogni scrutinio. Scriveranno su una scheda il nome del candidato e lo deporranno in un calice. Sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi per eleggere il nuovo Papa. Se l’elezione non riesce, una fumata nera annuncerà l’attesa; se invece uno dei candidati raggiunge il quorum e accetta l’incarico, la fumata bianca farà esplodere la gioia in piazza San Pietro. Poi, l’annuncio: *Habemus Papam*, e l’affaccio del nuovo Pontefice con la benedizione *Urbi et Orbi*.

Un addio carico di memoria e futuro

Il testamento spirituale di Francesco, datato 2022, chiedeva una sepoltura semplice nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Nessun epitaffio, solo una parola: *Franciscus*. Ma prima, c’è il tempo del popolo. Un milione di persone è atteso nei prossimi giorni. Roma si trasforma in un tempio vivente, crocevia di leader mondiali, di pellegrini e di storie. 

In questo 23 aprile, giorno del suo santo patrono, Francesco riposa tra la sua gente. E la Chiesa, che ha ancora negli occhi la luce del suo sorriso e nelle orecchie la forza mite delle sue parole, si prepara a scegliere un nuovo pastore. Non un principe, ma un fratello. Non un custode del potere, ma un uomo del Vangelo.

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